USA

Gli Stati Uniti hanno concluso accordi di libero scambio con 20 paesi: Australia; Bahrain; Canada; Cile; Colombia; Costa Rica; Repubblica Dominicana; El Salvador; Guatemala; Honduras; Israele; Giordania; Corea del Sud; Messico; Marocco; Nicaragua; Oman; Panama; Perù; Singapore. Attualmente è in corso la negoziazione di un accordo commerciale regionale Asia-Pacifico, conosciuto come Trans-Pacific Partnership (TPP) Agreement, con l’obiettivo di migliorare il commercio e gli investimenti tra i paesi partner, promuovere l’innovazione, la crescita economica e lo sviluppo, e sostenere la creazione e il mantenimento di posti di lavoro.

Gli Stati Uniti hanno anche siglato una serie di trattati bilaterali sugli investimenti per proteggere gli investimenti privati, sviluppare politiche orientate al mercato nei paesi partner, e promuovere le esportazioni nazionali.

Un altro importante tipo di accordo commerciale è il Trade and Investment Framework Agreement (TIFA). I TIFA costituiscono dei forum per gli Stati Uniti e gli altri governi per discutere questioni di reciproco interesse con l’obiettivo di migliorare la cooperazione e le opportunità per il commercio e gli investimenti.

Gli Stati Uniti sono membri del WTO dal 1 gennaio 1995.

Nelle loro relazioni con l’Unione Europea, gli Stati Uniti hanno sviluppato una intensa cooperazione attraverso riunioni regolari annuali (Summit) e attraverso la realizzazione nel 2007, di un Consiglio economico transatlantico il cui obiettivo è di abolire le barriere regolamentari al commercio tra i due partner e di favorire la convergenza delle future regolamentazioni in un certo numero di campi (proprietà intellettuale, settore automobilistico, prodotti farmaceutici ecc.).

Il dialogo tra i due principali attori nel commercio mondiale è sfociato nel negoziato per l’instaurazione del TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership, che prevede l’instaurazione di un’area di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti.

L’accordo, che ha per oggetto l’instaurazione di un’area di libero scambio tra Ue e Stati Uniti, porterebbe all’abolizione dei dazi e alla riduzione delle barriere non tariffarie. Ulteriori materie sono: regolamentazione, appalti e commesse pubbliche, proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile, sussidi e esportazioni in regime di dumping e sulla legislazione antitrust.

Il via libera al negoziato è stato dato a febbraio 2013 da parte degli USA e a giugno 2013 da parte dell’Ue. Il primo round della trattativa ha avuto luogo a Washington tra l’8 e il 12 luglio 2013 e a luglio 2014 dovrebbe tenersi il sesto round.

La struttura tariffaria del paese è da considerarsi piuttosto favorevole, dato l’ampio numero di linee tariffarie collocate nella fascia bassa ed il numero relativamente ridotto dei picchi e delle fasce alte e medio alte. Il profilo tariffario degli Stati Uniti HS4 si compone di 1224 codici doganali. Di questi, 47 sono non ad valorem o misti (1). Il profilo generale del mercato è sostanzialmente aperto, con quasi l‟80% delle linee incluse nella fascia daziaria compresa tra il 9,9% e lo 0%. I picchi tariffari (350% – 58,3%) interessano soltanto 3 linee e colpiscono esclusivamente le importazioni di tabacco e arachidi.

Le imprese dell’Unione Europea incontrano una pluralità di ostacoli commerciali a seconda del settore di produzione interessato. La grande maggioranza delle problematiche riscontrate attiene alle diverse norme e regole applicate negli Stati Uniti. Il campo dei controlli sanitari e fitosanitari è quello in cui UE e Stati Uniti presentano le difformità più marcate nell’applicazione degli standard internazionali, nella tracciabilità dei prodotti o rispetto ai sistemi di valutazione dei rischi. Norme più restrittive di quelle previste a livello internazionale e procedure complicate, spesso poco trasparenti, comportano aggravi in termini di tempi e costi per le aziende UE.

Note
(1)  I dazi si suddividono in: dazio ad valorem (espresso come percentuale del valore del bene importato); dazio non ad valorem o specifico (espresso in un importo fisso per unità di misura specifica del bene importato esempio tot/Kg); dazio misto (combinazione di dazio ad valorem e di dazio specifico).
STATI UNITI D’AMERICA – Dati di UNIONCAMERE e ICE
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